Anthony
Trollope è uno degli scrittori inglesi più prolifici e riconosciuti del
periodo vittoriano. Famoso in patria per due serie di racconti
entrambi composti da 6 romanzi, di cui una ambientata nella
immaginaria contea di Barsetshire e l'altra che narra le vicende del
sig. Palliser, la sua opera più conosciuta al pubblico è quella che
è a tutt'oggi è considerato il suo capolavoro assoluto, 'The way we
live now' da cui è stata tratta anche una famosa serie TV della BBC.
Umorismo e satira contraddistinguono il suo stile nonché la grande
capacità di rappresentare '..le cose del quotidiano,
dell'usuale..riuscendo a sentirle oltre che a vederle' (come aveva
detto di lui Henry James) . Ma uno dei suoi racconti meno conosciuti
e, secondo alcuni critici, più belli ed intensi è quello che
l'autore scrisse nel 1869 intitolato 'He Knew He Was Right', dove
seppur seguendo lo schema dell'intreccio alla storia portante di
altri sotto-racconti, quella dei protagonisti Luois ed Emily,
presenta degli aspetti così drammatici e così differenti dai temi
da lui solitamente trattati, che merita davvero di essere ricordata.
Già in un altro post (che si può trovare qui) avevo affrontato il
tema della follia nei romanzi dell'800, sia che fosse una
rappresentazione di una malattia ereditaria, sia che essa fosse
conseguenza di pene e sofferenze dovute a tristi vicende amorose.
Anche la storia di Louis e di Emily narra della degenerazione dello
stato mentale del giovane protagonista, ricco possidente che si
innamora, ricambiato, e che sposa felicemente la giovane Emily,
figlia di un ambasciatore inglese, conosciuta durante un viaggio in
un paese esotico.
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Trevelyand at Casalunga by Marcus Stone |
Dopo un primo periodo di intensa felicità
matrimoniale, coronata anche dalla nascita di un figlio, a causa di
una insana gelosia nei confronti della moglie che sospettava avesse una storia con un vecchio conoscente di famiglia, Luois degenera
progressivamente in una forma di ossessione persecutoria che lo
porterà non solo a commettere atti estremi, come l'allontanamento
del figlio dalla madre, ma anche al suo logoramento fisico che lo
porterà alla morte. Interessante la descrizione di Luois 'prima' e
'dopo' l'evento scatenante della prima visita dell'attempato
Colonnello alla moglie, che in un avvicendarsi di episodi cambia
completamente personalità. Trollope non lascia vie d'uscite al
cambiamento del protagonista e anche quando sembra balenare nella
testa di Louis un minimo dubbio sulla lealtà della moglie, subito lo
fa ripiombare nel sospetto e nella gelosia malata che tanto offusca
la mente. Verso la fine del romanzo Emily dice di lui al suo
migliore amico Hugh, che Luois non si ristabilirà dalla sua malattia
perchè lui stesso vuole morire, come se fosse l'unico modo possibile
dettato dal suo subconscio di riaffermare ancora una volta e
nonostante tutto che 'Lui sapeva di avere ragione'.
Grazie anche alle
vicende dei personaggi degli altri sotto-racconti, fra cui spicca
sopra tutte l'anziana e ricca zia di Hugh, Jemima Stanbury, il
romanzo sfuma il dramma principale in altre tematiche più lievi e in
alcuni casi comiche, senza nulla togliere al tema portante ma
garantendogli quella caleidoscopica unicità che ne fa sicuramente un
romanzo da non perdere. La BBC ha poi magistralmente adattato il
romanzo, come nella maggior parte dei casi, in una serie TV del 2004
dall'omonimo titolo e, anche da questo appassionante ritratto di un
secolo e mezzo fa, emerge tutta l'attualità degli effetti tragici a
cui può portare la follia d'amore.