Da qualche anno, in
particolare nel periodo estivo ma non solo, nei ritagli di tempo a
disposizione - come per molti davvero pochi fra impegni professionali e
familiari - si è consolidata la mia passione per la letteratura
romantica con particolare riguardo all'800. Dall'Inghilterra del periodo
Regency e poi vittoriana sfondo dei romanzi di Austen, sorelle Brontë,
Gaskell, alla Francia descritta nei dettagli naturalistici di Flaubert,
alla fredda e immensa Russia di magnifici autori fra cui Puškin e
Tolstoj, ma senza sdegnare l'Italia di fine Ottocento di Fogazzaro o
l'America della Alcott, pur dedicandomi anche a letture di autori più
contemporanei, trovo impareggiabile la capacità che hanno le opere
d'arte dei qui sopra citati autori di farmi varcare la soglia di quel
mondo e di divertarne un tutt'uno. Non con un personaggio o un'eroina in
particolare ma con la dimensione psicologica e sociale dei vari
protagonisti principali o minori che poi mi proiettano in riflessioni,
curiosità, approfondimenti o semplici parallellismi con l'epoca in cui
viviamo, non di certo da letterata nè tanto meno da specialista di
settore, ma da mera appassionata. Le letture mi fanno poi correre a
vedere la rappresentazione visiva di queste opere che registi più o meno
famosi hanno realizzato (il più delle volte su YouTube..). E grazie
alla magia della rete, vado a scoprire altri romanzi che non conoscevo,
spesso poco noti in Italia, di cui però esistono serie TV o film veri e
propri tutti da scoprire (Gaskell l'ho scoperta così). Per non parlare
di alcune colonne sonore. Le associazioni mentali poi con qualche
reminescenza della mia formazione classica vengono da sè ed eccomi
rispolverare sempre in un'ottica 'romantica' il Medioevo, o i miti greci
o romani. Molti dettagli, conoscenze e approfondimenti li leggo sempre
volentieri in siti o blog davvero ben fatti o comunque per me molto
interessanti quali 'Un te con Jane Austen', 'Vorrei essere un
personaggio austeniano' o su Gruppi di Lettura a tema - per citarne solo
alcuni .
Ma 'la domanda nasce spontanea' come disse un vecchio saggio: perchè aprire un blog?
Ma 'la domanda nasce spontanea' come disse un vecchio saggio: perchè aprire un blog?

Ringrazio
Renato, un caro amico, al quale quando esterno progetti a volte
strampalati, altre visionari (una capatina nell'isola di Utopia ogni
tanto ci vuole) altre ancora un pò meno, mi supporta e sprona mai
negandomi il suo contributo.
Concludo infine avvolgendo in un abbraccio 'virtuale' le mie tre ragioni di essere.
1 commento:
Assolutamente fantastico! Un blog strepitoso, dove si respira un'atmosfera ottocentesca, al pari dei grandi maestri dell'epoca come Jane Austen, Arthur Conan Doyle, Oscar Wilde...
Bellissimo.
Un saluto da Roberta
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