Quest’estate fra
le letture che sono riuscita a fare c’è stata quella di un romanzo che avevo
scelto sia perché non sembrava troppo impegnativo sia perché aveva un
riferimento ai carissimi romanzi di zia Jane, ‘Un cupcake con Mr Darcy’ di
Giovanna Fletcher.
Ad essere sincera non avevo grandi aspettative, ma ho dovuto
presto ricredermi. – Attenzione Spoiler - Il romanzo si svolge ai giorni nostri
e parla di una ragazza inglese quasi trentenne, Sophie, che lavora in una tearoom
di un paesino della campagna inglese. Grazie a questo lavoro che adora e a
Molly, la titolare del negozio nonché sua migliore amica nonostante la
differenza di età, Sophie è riuscita a trovare quell’equilibrio che le permette
di non far riaffiorare la tragedia della morte del padre avvenuta quando era
una ragazzina egocentrica e viziata. A seguito del fatto che la produzione che
aveva deciso di girare una serie TV sul più famoso romanzo di Jane Austem ‘Orgoglio
e Pregiudizio’, stava girando alcune scene proprio in quel paesino inglese,
Sophie conosce casualmente Billy, uno degli attori più affascinanti e
conosciuti del momento e fra i due scoppia una storia d’amore travolgente. Billy
non poteva che interpretare la parte di Mr Darcy e, nonostante i gossip che lo
rappresentavano come uno sciupafemmine, in realtà si rivela un bravo ragazzo
molto legato alla famiglia e dai sani principi. Sophie decide d’un tratto di
cambiare tutto nella sua vita: va a vivere a Londra a casa di Billy, lascia il
lavoro tanto amato, frequenta gli ambienti del cinema, sfila sul red carpet e
partecipa a party dove incontra niente meno che Jude Law. Ma ben presto si
ritrova più sola che mai nonostante sia con l’uomo che ama: è lontana dalla
madre e dalla sua cara amica, dalle sicurezze che si era creata nel tempo e
tutte le sue fragilità e sensi di colpa riaffiorano.
Così, anche a seguito
della gelosia insinuata da malelingue invidiose, Sophie decide di lasciare
Billy e di tornare a casa dopo un rocambolesco pedinamento dei paparazzi che
svelano la tragedia della morte accidentale del padre. A peggiorare il tutto si
aggiunge la notizia che alla sua cara amica Molly restano pochi giorni di vita a
causa di un cattivo male e riesce a stento a darle l’ultimo saluto. Ma a volte
le svolte, i grandi cambiamenti possono aprire anche delle porte inaspettate ed
ecco che Molly le lascia in eredità la
tearoom, che Billy sceglie di starle accanto scendendo a compromessi con il suo
lavoro di attore e Sophie dunque non solo ritrova una nuova sé più matura ed
equilibrata ma anche realizzata negli affetti e nel lavoro.
Il libro è
delicato, non volgare e non trascende nel patetico, nonostante le tragedie di
cui narra, e in una lettura semplice e fluida dà risalto a due stili di vita
completamente opposti, quello patinato delle star e quello quotidiano di un
paesino di provincia con i suoi rituali. Quello che mi è particolarmente
piaciuto di questo libro è che sottolinea che a volte prendere delle decisioni
di ‘rottura’ può essere faticoso e inizialmente può anche non essere sempre
positivo. Nonostante ciò se nella vita ogni tanto non si ha il coraggio (o
l’incoscienza) di fare
delle scelte forti non si potrà mai sapere se la vita ha
ancora in serbo delle sorprese positive. Nella mia vita ho fatto almeno una di
queste scelte e forse a breve ne farò un’altra, ma sempre con la convinzione
che non è fermandosi o lasciandosi trascinare dagli eventi che si potrà
migliorare o scoprire cos’altro ci attende. Non essendo poi del tutto fatalista,
credo anche che ci voglia anche un certo impegno affinchè qualcosa di buono si
avveri, e quindi bisogna trovare sempre il modo di tirar fuori quell’energia
che a volte sembra spegnersi.
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