mercoledì 23 luglio 2014

Nicholas Nickleby: un Dickens appena appena più speranzoso..

Come già scritto in altri post, Charles Dickens ha per me un effetto calamita a due poli: ora mi attrae ora mi respinge; lo amo e lo odio e la parte di amore che riservo a questo illustre autore dell'800 vittoriano mi fa sempre capitolare quando incappo in un titolo di un libro o di un racconto così come davanti ad un film che rappresenta le sue opere.
L'odio invece sta nel fare una fatica immensa a digerire la puntuale descrizione miserrima di tutti i bambini che si incontrano nei suoi racconti, poveri o ricchi che essi siano: meno male che ci sono molti altri autori e autrici dello stesso periodo che sì hanno evidenziato povertà e maltrattamenti di diversi di loro, ma hanno anche controbilanciato narrando infanzie felici e ricche di affetti sebbene modeste o a volte brevi. Così l'altro giorno, in quei rari casi in cui ho avuto la possibilità di gestire il telecomando per più di un'ora in perfetta solitudine, ho trovato su Sky un film del 2002 diretto da Douglas McGrath dal titolo 'Nicholas Nickleby' tratto dal romanzo dello scrittore inglese che lo realizzò subito dopo il più noto e tristissimo 'Oliver Twist'. Un ancora poco conosciuto e molto carino Charlie Hummer e la più famosa e bellissima Anne Hathaway fra i protagonisti, accompagnati da un eccezionale e cattivissimo Christopher Plummer nei panni dello sciagurato e perfido zio Nickleby, sono solo alcuni dei noti e bravi attori presenti nel cast. Il Nicholas dall'infanzia felice, che a soli 19 anni si ritrova orfano di padre e capofamiglia senza possibilità economiche per sostenere madre e sorella, si rivolgerà all'unico parente ricco e senza scrupoli rimastogli per chiedere sostegno.

Dopo varie vicissitudini, che vedono il giovane prima assistente di un orribile e truffaldino direttore di un collegio per bambini dove i maltrattamenti nei loro confronti erano all'ordine del giorno, e dopo attore talentuoso di un'improbabile compagnia teatrale di strada, Nicholas tornerà nella fumosa Londra da cui era stato allontanato, e grazie alla sua onestà, alla rettitudine e al suo vigore, riuscirà a riscattare sé stesso e la sua famiglia, nonché a trovare quell'amore vero e unico a cui consegnerà la sua vita e di cui il padre gli aveva raccontato fin da piccolo. Straordinari certi personaggi, come il maggiordomo del terribile zio complice del giovane Nicholas, nonché la compagnia teatrale tutta e i due fratelli Cheeryble.
Un film da vedere se riuscite a superare la parte del collegio e del povero Jamie Bell (ex Billy Elliot) nei panni dello storpio Smike.. o se riuscite a digerire quella parte di 'criticismo sociale' di Dickens che io invece chiamo stereotipizzazione..



4 commenti:

*Susycottage* ha detto...

Ancora una volta, mia cara Laura, io e te andiamo di pari passo!!
Ma lo sai che anch'io l'ho guardato l'altra sera? Anzi ri-guardato.
Anch'io per Dickens provo degli alti e bassi, ma perlopiù lo adoro.
Hai fatto caso alla colonna sonora?
E' della mia adorata Rachel Portman,
la conosci?
Love Susy ♥

laura ha detto...

Carissima Susy, io 'scartabello' di continuo su Skype per trovare i film in costume che tanto ci piacciono;)
No non conosco la Portman ma avevo notato le belle musiche che hanno dato quella magia tutta particolare ad un film che devo dire, nonostante Dickens ( ^_^), mi è piaciuto molto!!!
Un abbraccio cara amica, smack

Pila ha detto...

Io al contrario, AMO Charles Dickens...ma non ho né visto né letto Nicholas Nickelby ancora, purtroppo per me è introvabile cartaceo.... >.<

laura ha detto...

@Susy: su Skype ahahahah... Mi sono accorta adesso... Sto' correttore e' fastidiosissimo :( ...
@Pila: carissima Pila in fondo in fondo lo amo molto anch'io ma suscita in me questi doppi sentimenti che mi agitano un po' ;).. Guarda il film e' davvero molto carino. Grazie per essere passata! Baci