martedì 15 luglio 2014

'The Inheritance': l'eredità di Louise May Alcott

Nell'ambito della letteratura per ragazze, il romanzo di formazione per eccellenza da sempre riconosciuto tale è la straordinaria saga delle sorelle March, prodotta dalla scrittrice americana Louise May Alcott (1832-1888). In realtà l'opera è composta da più volumi,
i primi due più noti 'Piccole Donne' (Little Women) e 'Piccole donne crescono' (Good wives), e i successivi, che parlano delle vicende matrimoniali e professionali di Jo March, la vera eroina della storia, 'Piccoli Uomini' e 'I ragazzi di Jo'. La Alcott ha senza dubbio segnato la prima giovinezza di molte di noi e, nonostante si sia cimentata anche in altri generi letterari, il filone in cui ha dato il meglio di sé, probabilmente grazie anche al fatto che vi ha messo molto della sua storia personale, è senza dubbio questo. La Alcott però vanta una carriera letteraria piuttosto corposa e, come spesso succede nel caso di questi grandi autori, piccole perle vengono scoperte ed attribuite postume, come se il destino volesse consegnare un'aggiunta di eredità per ringraziare e rendere ancora più viva la memoria di così illustri e geniali antenati. E' il caso di 'The Inheritance' scritto dalla Alcott nel 1849 ma scoperto e pubblicato solo nel 1997. Non esiste ancora la versione tradotta in italiano ma dell'opera se ne possono assaporare le tematiche tanto care alla Alcott nel film TV della IMDb del 1997, interpretato da un giovanissimo e notevole Thomas Gregson, più noto come volto di serie TV come 'Dharma e Greg' e 'Criminal Minds'.

'The Inheritance' parla di una bellissima orfana, Edith, accolta e cresciuta amorevolmente da una ricca famiglia di Concord, Massachussets, come dama di compagnia dell'unica figlia della coppia. La storia racconta del suo non essere parte né della servitù, per lo stile e l'educazione che ha aveva avuto modo di acquisire nel suo ruolo, né della società più esclusiva da cui di fatto veniva tenuta ai margini. L'affetto e la disponibilità però della famiglia Hamilton presso cui viveva, le aveva dato la possibilità di esprimere al meglio la sua personalità dolce ma allo stesso tempo forte e un po' ribelle: vincerà una gara di corsa a cavallo sotto lo sguardo incredulo e stupito di nobili uomini, che non ritenevano tali prove 'adatte' al gentil sesso. Il conflitto fra l'amore per la famiglia che l'aveva accolta e quello per un giovane che pensava di non poter sposare a causa della differenza di classe, troverà la giusta soluzione e il meritato lieto fine. L'accoglienza amorevole del nucleo familiare, la devozione e l'attaccamento filiale, l'essere ribelle e anticonformista (rappresentato al meglio poi dall'eroina per eccellenza Jo March), le dinamiche dovute alle differenze di classe e la genuinità dei sentimenti, sono tutti temi che la Alcott, alla sola età di 17 anni, riesce già perfettamente a trasmettere.

E' interessante notare in questi scritti le differenze con le 'colleghe' più o meno contemporanee del vecchio continente (come Austen, Bronte o Gaskell): pur vivendo le stesse problematiche legate ora alla necessità per una giovane donna di trovare un buon partito, ora alle difficoltà economiche o alle differenze di classe, emerge sempre un lato più spensierato, una forte centralità del nucleo familiare, sia che esso sia d'origine o acquisito e, pur nelle difficoltà, un atteggiamento positivo di guardare al futuro nonostante tutto. Sarà solo una mia impressione, ma a me lo stile e la scrittura della Alcott mi hanno sempre trasferito l'idea di come quel sogno americano avesse pervaso ogni cosa e modo di essere di questi fratelli lontani da casa, fino a diventarne un tratto distintivo.



6 commenti:

domenica.60 ha detto...

Ho letto il post con molto interesse. I romanzi della Alcott mi hanno accompagnato per anni regalandomi una lettura piacevole , a tratti anche divertente , ma sempre specchio fedele dell'epoca.
Un saluto,
Franca

laura ha detto...

Cara Franca , grazie per il tuo bel commento! E' difficile pensare che ci sia qualcuna che non si sia almeno un po' identificata con una delle sorelle March, il più delle volte con Jo, che da non molto tempo ha dato il nome anche ad una casa editrice! Un caro saluto e a presto :)

Daniela ha detto...

Eccomi, sempre così piacevolmente interessata a ciò che scrivi, mia cara.
Credo che il film che qui suggerisci sia per me imperdibile, sai quanto sia legata alla Alcott e ai suoi scritti e se questo in qualche modo riflette quello anche tu definisci 'il sogno americano' beh, sono addirittura ansiosa di vederlo ... chissà se si trova già in DVD ?
Un abbraccio carissima Laura, grazie per queste piacevoli ed interessanti letture che ci offri, sempre <3
Trascorri una bellissima serata,
con affetto
Dany

laura ha detto...

@mia carissima amica, come non si può amare i personaggi della Alcott! trovi l'intero film disponibile su you tube in lingua originale! Un abbraccio forte e grazie di esserci, sempre'! Buon fine settimana pieno di relax

Antonietta Mirra ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
laura ha detto...

@Antonietta: benvenuta Antonietta, che piacere averti qui! La Alcott narrando di se' ci ha lasciato un immaginario di famiglia che tutti vorremmo aver avuto: Unione forte nonostante le differenze. Grazie per il tuo commento e Passo sicuramente a trovarti! A presto, un caro saluto