Da
un pò ho scoperto un vero gioiello della letteratura russa, il cui
autore è riconosciuto come 'il Poeta' per eccellenza, ovvero
Aleksandr Sergeevič Puškin. L'opera d'arte, perchè di tale cosa si
tratta è l'“Evgenij Onegin”, romanzo in prosa composto fra il
1823 e il 1831, di cui consiglio vivamente la lettura. Non conosco il
russo per cui mi sono affidata a una delle traduzioni italiane fra le
più recenti, quella di Gabbrielli, che spiega come sia davvero un
compito arduo trovare un modo per tradurre versi scritti in tetrapodi
giambici, caratteristici e unici della lingua madre dell'autore. Non
vado oltre sulle caratteristiche della forma linguistica di cui non
sono un'esperta ma confesso che, nonostante le difficoltà di
traduzione espresse dal Gabbrielli in più passaggi, non ho mai letto
un'opera in versi che mi abbia completamente appassionato e
convinta come questa.
Perno
del romanzo è una storia d'amore, quella fra Eugenij Onegin e la
giovane Tatiana, lui svogliato dandy avvezzo e ormai stanco a
qualsiasi tipo di vizio e lei semplice ragazza della borghesia di
campagna, amante della lettura e con un carattere introverso e
lunare. Appena vede Onegin, Tatiana se ne innamora, di quell'amore
puro, passionale e totalizzante tipico di una poco più che
adolescente. Lui, diciottenne già consumato, la snobba, senza
ridicolizzarla ma facendole un po' la morale sull'inopportunità del
loro amore e spezzandole così il cuore. Il suo amico e poeta
Vladimir Lenski ama invece riamato la più giovane sorella di
Tatiana, Olga, il cui carattere frivolo e civettuolo diventa motivo
di contesa dei due amici, quando Onegin, per fare arrabbiare l'amico
che lo aveva costretto a partecipare contro voglia ad una cena in
società, la corteggia senza troppi riguardi. Lenski cieco d'amore
perde la ragione e sfida a duello l'amico, il quale con un colpo di
pistola lo uccide. Il tragico evento allontana Eugenij dalla
proprietà di campagna ereditata dallo zio defunto, che lo aveva
portato a trasferirsi in quei posti solitari e lontani dalle grandi
città come Pietroburgo e Mosca. Dopo anni, (circa 8), incontra a un
ricevimento dell'alta società Tatiana, cresciuta, sicura di sé,
algida e bellissima principessa , andata sposa al cugino stesso di
Onegin, principe e generale cosacco. Da quel momento Onegin non fa
che pensare a lei e si ritrova per la prima volta nella sua vita
irrimediabilmente innamorato, e proprio di Tatiana che però sembra
averlo dimenticato. Dopo diversi tentativi di attirare l'attenzione
dell'amata, Eugenij trova l'occasione di parlarle da solo e in quel
momento lei, in tutta la sua integrità di donna, gli dichiara di
essere ancora innamorata di lui ma di essere stata data ad un altro e
di volergli rimanere per sempre fedele.
Più
sopra ho detto che la storia d'amore è il perno del romanzo perchè,
man mano che lo si legge, tutto attorno si sprigiona il turbinio di
immagini, suoni, colori che Puškin fa emergere dalle descrizioni
degli ambienti, dei paesaggi, dei costumi della società del tempo e
dei vari personaggi. Emerge la vasta cultura classica e contemporanea
(di allora) di cui era in possesso, con molteplici citazioni da Dante
a Schiller. Emergono note autobiografiche quando in alcuni passaggi
sembra quasi confondersi con il protagonista passando dal rivolgersi
direttamente al lettore nella narrazione dei fatti relativi a quello
che definisce il 'suo amico Onegin' alla prima persona che vive delle
emozioni e delle esperienza. L'opera risulta incompiuta e in alcune
parti è stata anche censurata.
Profetica
quasi la scena del duello visto poi che lo stesso poeta morirà più
tardi (nel 1837) con la stessa dinamica.
In
un altro post ho parlato del bel film 'Onegin' di Martha Fiennes del
1999, interpretato da Ralph Fiennes e da Liv Tyler, che consiglio di
vedere perchè molto fedele al romanzo in versi da cui è tratto.
Per
concludere dico solo che questa perla si legge d'un fiato e nel
rileggerla ancora non si smette di sorprendersi della straordinarietà
di una delle più belle espressioni del romanticismo russo dell'800.
7 commenti:
L'anno scorso ho visto il film e devo dire che mi ero incuriosita a tal punto da voler leggere il libro, anche perché mi è stato detto che è molto bello! La tua interessante recensione mi ha convinta a leggerlo!
;-)
Cara Silvia sono sicura che ti piacerà molto! Se non lo hai già comprato o scaricato lo trovi in rete.Grazie per essere passata !
A presto
Laura
Il film mi è piaciuto abbastanza,
anche se trovo che le opere russe siano piuttosto tragiche!!
Per il libro dovrò rimediare, chissà, forse mi piacerà più del film.
Love Susy x
In effetti raramente è previsto il lieto fine.. :-(
Grande Pushkin. Il bellissimo film. Meraviglioso duetto Ralph Fiennes e Liv Tyler. Bello walzer.
Grazie!
Davvero grande Pushkin! Grazie a te Olga per il commento
A presto
Salve, vorrei dire che questo argomento è fatto molto bene :) complimenti :), Questo romanzo lo conosco quasi a memoria. SOno un ragazzo Russo ma vivo in Italia, peccato che alcune poesie che ci sono all'interno del romanzo sono tradotte nel modo zbagliato, non danno al lettore quella sensazione che un russo proverebbe leggendo tale poesia :) per il resto bel argomento :)
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