sabato 20 ottobre 2012

"Eugenij Onegin" perla del romanticismo russo dell'800




Da un pò ho scoperto un vero gioiello della letteratura russa, il cui autore è riconosciuto come 'il Poeta' per eccellenza, ovvero Aleksandr Sergeevič Puškin. L'opera d'arte, perchè di tale cosa si tratta è l'“Evgenij Onegin”, romanzo in prosa composto fra il 1823 e il 1831, di cui consiglio vivamente la lettura. Non conosco il russo per cui mi sono affidata a una delle traduzioni italiane fra le più recenti, quella di Gabbrielli, che spiega come sia davvero un compito arduo trovare un modo per tradurre versi scritti in tetrapodi giambici, caratteristici e unici della lingua madre dell'autore. Non vado oltre sulle caratteristiche della forma linguistica di cui non sono un'esperta ma confesso che, nonostante le difficoltà di traduzione espresse dal Gabbrielli in più passaggi, non ho mai letto un'opera in versi che mi abbia completamente appassionato e convinta come questa.


Perno del romanzo è una storia d'amore, quella fra Eugenij Onegin e la giovane Tatiana, lui svogliato dandy avvezzo e ormai stanco a qualsiasi tipo di vizio e lei semplice ragazza della borghesia di campagna, amante della lettura e con un carattere introverso e lunare. Appena vede Onegin, Tatiana se ne innamora, di quell'amore puro, passionale e totalizzante tipico di una poco più che adolescente. Lui, diciottenne già consumato, la snobba, senza ridicolizzarla ma facendole un po' la morale sull'inopportunità del loro amore e spezzandole così il cuore. Il suo amico e poeta Vladimir Lenski ama invece riamato la più giovane sorella di Tatiana, Olga, il cui carattere frivolo e civettuolo diventa motivo di contesa dei due amici, quando Onegin, per fare arrabbiare l'amico che lo aveva costretto a partecipare contro voglia ad una cena in società, la corteggia senza troppi riguardi. Lenski cieco d'amore perde la ragione e sfida a duello l'amico, il quale con un colpo di pistola lo uccide. Il tragico evento allontana Eugenij dalla proprietà di campagna ereditata dallo zio defunto, che lo aveva portato a trasferirsi in quei posti solitari e lontani dalle grandi città come Pietroburgo e Mosca. Dopo anni, (circa 8), incontra a un ricevimento dell'alta società Tatiana, cresciuta, sicura di sé, algida e bellissima principessa , andata sposa al cugino stesso di Onegin, principe e generale cosacco. Da quel momento Onegin non fa che pensare a lei e si ritrova per la prima volta nella sua vita irrimediabilmente innamorato, e proprio di Tatiana che però sembra averlo dimenticato. Dopo diversi tentativi di attirare l'attenzione dell'amata, Eugenij trova l'occasione di parlarle da solo e in quel momento lei, in tutta la sua integrità di donna, gli dichiara di essere ancora innamorata di lui ma di essere stata data ad un altro e di volergli rimanere per sempre fedele.


Più sopra ho detto che la storia d'amore è il perno del romanzo perchè, man mano che lo si legge, tutto attorno si sprigiona il turbinio di immagini, suoni, colori che Puškin fa emergere dalle descrizioni degli ambienti, dei paesaggi, dei costumi della società del tempo e dei vari personaggi. Emerge la vasta cultura classica e contemporanea (di allora) di cui era in possesso, con molteplici citazioni da Dante a Schiller. Emergono note autobiografiche quando in alcuni passaggi sembra quasi confondersi con il protagonista passando dal rivolgersi direttamente al lettore nella narrazione dei fatti relativi a quello che definisce il 'suo amico Onegin' alla prima persona che vive delle emozioni e delle esperienza. L'opera risulta incompiuta e in alcune parti è stata anche censurata.
Profetica quasi la scena del duello visto poi che lo stesso poeta morirà più tardi (nel 1837) con la stessa dinamica.
In un altro post ho parlato del bel film 'Onegin' di Martha Fiennes del 1999, interpretato da Ralph Fiennes e da Liv Tyler, che consiglio di vedere perchè molto fedele al romanzo in versi da cui è tratto.
Per concludere dico solo che questa perla si legge d'un fiato e nel rileggerla ancora non si smette di sorprendersi della straordinarietà di una delle più belle espressioni del romanticismo russo dell'800.

7 commenti:

Silvia ha detto...

L'anno scorso ho visto il film e devo dire che mi ero incuriosita a tal punto da voler leggere il libro, anche perché mi è stato detto che è molto bello! La tua interessante recensione mi ha convinta a leggerlo!

;-)

laura ha detto...

Cara Silvia sono sicura che ti piacerà molto! Se non lo hai già comprato o scaricato lo trovi in rete.Grazie per essere passata !
A presto
Laura

*Susycottage* ha detto...

Il film mi è piaciuto abbastanza,
anche se trovo che le opere russe siano piuttosto tragiche!!
Per il libro dovrò rimediare, chissà, forse mi piacerà più del film.
Love Susy x

laura ha detto...

In effetti raramente è previsto il lieto fine.. :-(

Olga V. ha detto...

Grande Pushkin. Il bellissimo film. Meraviglioso duetto Ralph Fiennes e Liv Tyler. Bello walzer.
Grazie!

laura ha detto...

Davvero grande Pushkin! Grazie a te Olga per il commento
A presto

Unknown ha detto...

Salve, vorrei dire che questo argomento è fatto molto bene :) complimenti :), Questo romanzo lo conosco quasi a memoria. SOno un ragazzo Russo ma vivo in Italia, peccato che alcune poesie che ci sono all'interno del romanzo sono tradotte nel modo zbagliato, non danno al lettore quella sensazione che un russo proverebbe leggendo tale poesia :) per il resto bel argomento :)