domenica 15 dicembre 2013

Jane Austen e i film di Richard Linklater: passione, amore e sintonia possono resistere nel tempo?

Premetto che l'esercizio che mi accingo a fare può sembrare azzardato, magari lo è, ma il mettere a confronto il romanzo di Jane Austen da me in assoluto preferito, 'Persuasione', con i 3 film del regista Linklater 'Before Sunrise', 'Before Sunset' e 'Before Midnight'
mi è venuto quasi naturale dopo aver completato la visione della trilogia cinematografica. La mia passione per Jane Austen è nota mentre questi film per me sono una scoperta molto recente, poiché non li avevo mai sentiti nominare e li ho conosciuti solo a seguito delle recensioni sui blog cinematografici che seguo. Detto e fatto, li ho recuperati e visti in sequenza molto stretta! Before 'Sunrise': nel 1995, i poco più che ventenni Jesse, americano e Celine, francese, si incontrano occasionalmente in treno e fra loro scatta un'intesa e una passione che li porta a passare fuori programma un'unica ed intera giornata assieme a Vienna. Le poche ed intense ore trascorse saranno determinanti per
fondare il loro ideale romantico di amore eterno che, sigillato in una promessa di rivedersi dopo 6 mesi nello stesso posto, li porta a sublimarsi in esso. 'Before Sunset': le circostanze non aiutano Jesse e Celine a mantenere la promessa di rivedersi e non potendo rintracciarsi si incontrano dopo quasi 10 anni a Parigi, durante il tour promozionale del libro scritto da Jesse, che parla proprio della loro storia d'amore. Le poche ore che si dedicano prima della partenza di lui per l'America, annullano in un colpo solo lo spazio temporale della forzata lontananza e l'insoddisfazione delle reciproche storie personali: l'amore mai assopito e in parte idealizzato di Jesse e Celine torna ad essere attrazione unica ed assoluta per entrambi con nuove e più mature sfumature. 'Before Midnight': è il 2013 e non si capisce subito se 9 anni prima Jesse aveva ripreso l'aereo per tornarsene in patria. Si scopre poi che non solo i due protagonisti sono rimasti assieme, ma che hanno avuto 2 gemelle e che vorrebbero completare la famiglia con l'inclusione in forma permanente anche del figlio di Jesse, che vive negli USA con la ex moglie. Emerge subito la sintonia mai persa fra i due protagonisti, che avendo però acquisito nel rapporto solidità, confidenza e conoscenza reciproca più profonda, mettono allo scoperto anche tutti i difetti e le fragilità che smitizzano e raffreddano sia la passione che l'amore nella loro forma più romantica.
La sfida è quella di resistere negli anni, di provare a crederci ancora nel ricordo di quello che ha fatto di loro la coppia che sono, nonostante i segni visibili del tempo e i momenti difficili che contrassegnano inevitabilmente le storie di chiunque. Qualcuno ha definito questa trilogia una vera e propria saga, che potrebbe benissimo proseguire dopo un altro opportuno intervallo temporale; ma se saga è nel senso cinematografico del termine è anche rappresentazione fedelissima ed estremamente umana di una realtà in cui molti possono riconoscersi. Dopo aver visto quindi i film, le mie riflessioni mi hanno portata a fare il paragone con 'Persuasione' per il semplice motivo che anche nel romanzo austeniano viene trattato il tema dell'incontro, del riconoscimento di essere l'uno la metà giusta per l'altra, della perdita (causale nei film e forzata nel romanzo) e del ritrovarsi dopo poco meno di 10 anni, annullando in pochi attimi l'intervallo temporale che da solo non è riuscito a rompere quel legame profondo e unico nato in giovane età.
 La Austen descrive poco e lascia trapelare magistralmente dai ricordi di Anne la prima fase dello sviluppo della storia della sua eroina e del bel Capitano Wentworth. La passione e l'entusiasmo che permettono di andare oltre ogni convenzione sono però l'elemento portante di questa fase di innamoramento. Molto più dettagliata e snodo centrale dello sviluppo della storia invece è, nel romanzo ottocentesco, la seconda fase, quella del ritrovamento, della riconciliazione e dello sviluppo vero e proprio di quell'amore profondo che fino ad allora era stato solo il riflesso idealizzato della passione giovanile. Ma, come in 'Before Sunrise', la iniziale diffidenza, il chiarirsi dell'inconveniente non voluto che ha determinato la separazione e la nuova consapevolezza di essere irrimediabilmente parte uno dell'altra seguono lo stesso schema e sviluppo per portare al giusto coronamento di questo umano ed eterno sentimento. La differenza sostanziale che invece caratterizza il mio singolare accostamento del romanzo 'Persuasione' con i tre film di Linklater è che la Austen, qui come in tutti gli altri suoi romanzi, si ferma in quello che potremmo
definire l'apice della storia d'amore, si ferma al suo coronamento con il matrimonio e non lascia spazio a quello che potrebbe essere il successivo evolversi nel bene e nel male delle vicende dei due protagonisti se non con brevissimi e molto sfumati accenni. Rimane quindi assoluto l'effetto positivo del percorso fatto dagli innamorati, pur fra mille difficoltà iniziali, e sembra quasi che la Austen, che di realismo ne aveva donde, non voglia intenzionalmente rovinarne l'aurea narrando il seguito che inevitabilmente porta ad affievolire nella quotidianità anche le storie più intense. In 'Before Midnight' invece questo è rappresentato molto bene, anche se, a mio avviso, con a tratti un eccesso di sottolineature su aspetti come il sesso perduto, l'antagonismo professionale e le abitudini casalinghe (lui che sporca, lei che pulisce sempre, etc..). Non posso dire che mi sia piaciuto quest'ultimo film, ma per come sono fatta, provo uguale interesse sia nell'immaginarmi come la storia possa continuare senza avere troppi suggerimenti, sia nell'osservare come gli altri hanno deciso di svilupparla, anche se io avrei preferito altri finali.. 

2 commenti:

Silvia ha detto...

Non ho visto che uno spezzone del secondo film... Ma questa tua interessante analisi sui punti di contatto con Persuasione mi ha davvero intrigata! Credo proprio che recupererò tutta la trilogia!

;-)

laura ha detto...

Quello che mi è' piaciuto in particolare dei 3 film e' quello che si potrebbe definire un esperimento antropologico: in meno di 5 ore si vedono i personaggi e i loro caratteri cambiare di vent'anni nel senso vero del termine. Fisicamente si nota il cambiamento non artefatto, i dialoghi cambiano così' come le loro priorità'.. Stupefacente a mio avviso al di la' della qualità' in se dei film... ^_^