lunedì 30 dicembre 2013

Zuccotto e Zuppa Inglese: la tradizione dei dolci delle festività natalizie

La mia famiglia è di origini emiliane e uno dei dolci 'mitici' o 'mitologici' che dir si voglia, che per anni non poteva assolutamente mancare a tavola durante le festività natalizie, porta il nome di 'Zuccotto'. 
A me non ha mai fatto impazzire perchè, seppur gli ingredienti di base siano eccezionali (Pan di Spagna, savoiardi, crema di ricotta, cioccolato e panna a volontà spesso sostituiti con creme di gelato), nella versione amata in famiglia è letteralmente inzuppato di Alchermes, quel liquorino rosso alla cocciniglia che a me proprio non piace. In realtà non mi piace nessun dolce con dentro del liquore che si senta, compreso il tiramisù ubriacone in cui a volte mi capita di incappare. Tornando allo Zuccotto, questo è un dolce semifreddo di origine fiorentine che ha la forma secondo alcuni di cappello da prete o secondo altri di elmo di soldato. Bene, per molti molti anni, e nella versione chiamata 'alla Zuppa Inglese' per il liquore di cui sopra, ha trionfato a tavola poiché, essendo il dolce preferito anche dal fratellone, che per primo si è 'staccato' dalla famiglia di origine, questo veniva servito ogniqualvolta egli tornava per le festività. A onor del vero oltre a questo dolce in tavola ne venivano serviti anche altri, per cui la mia insofferenza verso il semifreddo svaniva in un battibaleno.
Nel tempo questa usanza si è un po' sfumata, un po' perchè in Veneto non è facile trovare lo Zuccotto nelle pasticcerie, un po' perchè il fratellone per motivi logistici non era sempre con noi a Natale, per cui il dolce a cupoletta è stato sostituito da altre delizie non alcoliche. Ma come d'incanto, da quando anch'io mi sono staccata dalla famiglia di origine per formarne una tutta mia, ecco risbucare fuori una tradizione molto simile a quella di cui sopra! In questo caso non trattasi di Zuccotto alla Zuppa Inglese ma della Zuppa Inglese vera e propria. Anche questo dolce, nonostante il nome, si narra che abbia origini toscane e che fu inventato da una domestica appunto toscana che era al servizio di una famiglia inglese e che, per non buttare via i biscotti avanzati dal giorno di Natale li inzuppò di liquore e li farcì di deliziosa crema pasticcera e al cioccolato, dando origine così al famoso dolce tutt'altro che inglese. La nonna di mio marito, che da giovane prestava servizio presso una famiglia a Roma dove la Zuppa Inglese veniva preparata nel periodo natalizio, ha portato questa tradizione nella sua famiglia di origine veneta e, da allora ad oggi, annualmente ne viene preparata una maestosa riproduzione con budino al cioccolato, crema pasticcera, savoiardi, molto Pan di Spagna e...litri di Alchermes!
Per fortuna non sono l'unica a cui non piacciono i liquori nei dolci e allora, per par condicio, il suddetto dolce dalle dimensioni davvero notevoli viene preparato per due terzi in versione alcolica e un terzo in versione al caffè. Per i più piccoli poi viene anche preparato un mini formato con il Pan di Spagna bagnato con caffè d'orzo o con succo di frutta, e così alla fine sono tutti soddisfatti e satolli! Anche questa volta la 'persecuzione' dell'Alchermes è stata aggirata, ma evidentemente è destino che questa specie di elisir, che tanto mi ricorda un altro preparato rossiccio, altrettanto in disuso e anche più misterioso chiamato Assenzio, mi segua ovunque.



2 commenti:

*Susycottage* ha detto...

Ma lo sai che neanche me piace l'alchermes?!E si che adoro tutto ciò che è dolce,ma quello proprio no!!!
Buon anno cara Laura,
prospero e sereno!!
LOve Susy x

laura ha detto...

Già! per fortuna in casa i dolci li preparo io!! :D Augurissimi cara Susy per un anno ricco di soddisfazioni e bellissime cose!