A me l’attore
James McAvoy piace davvero molto. Non è stato un amore a prima vista, ma dopo
averlo osservato con sempre maggiore interesse nei diversi film in cui lo
ritrovavo di volta in volta, ho maturato la consapevolezza che Mc Avoy è un
attore molto talentuoso a cui probabilmente non viene prestata la giusta
attenzione.
Scozzese
di Glasgow, 34enne, non bellissimo ma carino abbastanza per piacere alle donne
più o meno giovani, senza dubbio il suo punto forte sono gli occhi grandi,
azzurri e profondi, inconfutabile mezzo attraverso cui riesce ad esprimere al
massimo l’intensità del sentimento positivo o negativo del personaggio che sta
interpretando. Ci sono attori che hanno la stessa espressione sempre e comunque
indipendentemente che recitino una commedia o un film horror (un nome per tutti
Sylvester Stallone!), Mac Avoy no.
In
‘Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l’armadio’ del 2005, primo film in cui ho
notato l’attore gallese, l’unico commento che mi è venuto in mente è che il
fauno Tumnus era davvero bruttino ma recitava come un attore di teatro.
‘Becoming
Jane’ del 2007 è il film da cui è partita invece la mia particolare attenzione
su Mc Avoy, perché in questo film in costume che mi era piaciuto molto, il
protagonista maschile da lui interpretato mi aveva suscitato una certa
antipatia iniziale. Poi, da Janiete che sono, avendo rivisto il film
ripetutamente mi sono resa conto che l’antipatia in realtà era per Tom Lefroy,
l’innamorato perduto di Jane Austen che, non si sa se nella realtà ma
sicuramente si nella forzatura della trasposizione cinematografica, le fa
definitivamente rinunciare all’idea del matrimonio. Mc Avoy lo interpreta
benissimo: frivolo, spaccone e dissoluto all’inizio del film, quando si
innamora della giovane Jane muta progressivamente atteggiamento fino a
diventare tragicamente impotente ed inerme di fronte alla causa maggiore (lo
zio) che ne dirotta
irrimediabilmente il destino. Questa trasformazione si nota
nell’interpretazione di Mc Avoy e fa davvero convincere il pubblico che Lefroy
alla fine era rimasto irrinunciabilmente innamorato dell’intelligente e
sensibile Jane.
Anche
nel più recente ‘X-men: l’inizio’, del 2011, vedere un ringiovanito, deambulante
e con folto capello Xavier, in prima battuta mi ha fatto uno strano effetto.
Troppo giovane, troppo basso, troppo carino, insomma solo a fine film, tenendo
sempre presente il punto d’arrivo del più maturo capo banda di uno dei fumetti
da me preferito da sempre, ho convenuto che l’interpretazione non era niente
male, anche se non una delle migliori.
In
‘The Last Station’ del 2009, bellissimo film sugli ultimi anni della
straordinaria quanto singolare vita di Lev Tolstoij, Mc Avoy interpreta il
giovane Valentin Fedorovich Bulgakov,
segretario personale di Tolstoij che narra
in prima persona il profondo tormento interiore che consumerà il grande
scrittore russo dovuto al contrasto fra i suoi ideali filosofico-spirituali e
gli interessi materialistici di cui si fa principale portavoce l’amata moglie
Sophia. Qui l’attore scozzese è perfettamente in grado di non farsi mettere in
secondo piano dai due bravissimi protagonisti, Helen Mirren e Christopher
Plummer, riuscendo ad esprimere al meglio a mio avviso tutta l’energia,
l’entusiasmo e l’ingenuità del giovane segretario di fronte al pensiero
superiore del maturo Tolstoij.
In
ogni caso l’interpretazione migliore dell’attore unanimamente riconosciuta è
quella di Robbie Turner in ‘Espiazione’ di J. Wright del 2007 accanto ad una
bravissima Keira Knightley. Da spensierato e innamorato all’inizio del film, Mc
Avoy trasforma magistralmente i sentimenti di Robbie in un progressivo di
intensità drammatica fino al culmine delle allucinazione prima della morte, a causa
dell’infausto destino che avvolgerà lui e Cecilia-Keira decretato dalla falsa
testimonianza della visionaria sorellina di quest’ultima. Intenso, drammatico,
bravissimo.
Faccio
infine un mea culpa per non aver ancora visto ‘L’ultimo re di Scozia’ del 2006 in cui Mc Avoy è co-protagonista
con Forest Whitaker (strepitoso ne ’La moglie del soldato’) nei panni di Nicholas
Garrigan, personaggio di fantasia che vive in prima persona le drammatiche
vicissitudini dell’ascesa al potere del dittatore ugandese
Idi Amin Dada. Con
questa interpretazione e le successive su citate James Mc Avoy conquista 2
premi BAFTA e una nomination al Golden Globe Award.
Altre
le apparizioni in film minori ma sempre con quella fisicità non imponente ma
atletica, non invadente ma presente e con quegli occhi che recitano mutando
espressione e sentimento senza necessità di aggiungere troppe parole.
2 commenti:
Quanto mi piace! E' indubbiamente uno dei miei attori preferiti: di grande talento e affascinante! <3
Non so se tu l'abbia visto, ma una delle sue interpretazioni migliori è nel film "Penelope" con Christina Ricci e Reese Whiterspoon: ti consiglio di vederlo, lì James è assolutamente fantastico! (forse è il ruolo da lui interpretato che preferisco in assoluto!).
;-)
No non conoscevo questo film e quindi adesso corro a recuperarlo subitissimo ;) grazie per l'info e lui e' davvero intenso e super!
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