Damien Luce è un pianista, compositore e
romanziere francese contemporaneo che ha reso omaggio all’arte del grande
musicista Debussy,
consegnandoci nel diario immaginario della sua unica ed
amatissima figlia soprannominata Chouchou, la vita, il pensiero dell’uomo e l’essenza
della sua musica, con una dolcezza e un amore che non possono lasciare
indifferenti. Il diario di Chouchou, che in giapponese significa ‘farfalla’,
comincia il 25 marzo 1918 data della morte dell’artista e delle fasi finali
della Prima Grande Guerra che in quegli anni stava scuotendo Parigi come le
principali capitali europee. Claude-Emma, vero nome della bambina che aveva da
poco compiuto 12 anni, sembra una piccola fata che solo il padre vedeva e comprendeva
appieno e solo dal quale ella traeva quella linfa vitale che poco dopo più di
un anno la abbandonò per farle seguire il suo amato genitore nel suo paradiso
immaginario. Chouchou infatti, che trovava fin da piccola rifugio e
consolazione sotto il pianoforte vibrante grazie alle dita del padre, morirà di
difterite nell’estate del 1919 e con lei si vennero a dissolvere la sua
malinconia che dalla morte di Debussy non l’avrebbe più lasciata, il suo primo
amore adolescenziale per Marius, reale e idealizzato allo stesso tempo e la
comprensione profonda e vera per il significato delle composizioni del padre
maturata grazie al ‘patto’.
‘Il patto’ per Chouchou consisteva nell’impegno che
la bambina si era segretamente presa con se stessa, a pochi giorni dalla morte
del genitore, di suonare tutte le sue composizioni, una ogni settimana,
ripercorrendone così le origini e i significati, dando forma a quei mondi
immaginari che a poco a poco cominciava a comprendere e a personalizzare facendoli
suoi.
‘La figlia di Debussy’ di D. Luce, Elliot
Edizioni (Nov. 2014) è davvero bello perché può essere letto e fruito in
diverse modalità:
è innanzi tutto la delicata biografia di
Claude Debussy, narrata dalla sua adorata e unica figlia avuta in seconde nozze
dalla sofisticata ed intellettuale Emma Bardac, attraverso cui si intravvede l’uomo
con le sua genialità e le sue debolezze fra cui la scarsa attitudine per l’ortografia
o la cura personale;
è un introduzione per neofiti alle opere del
maestro in ordine cronologico, che con brevi commenti fa comprendere la
difficoltà di esecuzione nonché la dimensione fantastica piuttosto che giocosa
o malinconica dei suoi pezzi;
è un affresco del periodo terminale della
Prima Grande Guerra, delle paure, delle tragedie vissute e delle limitazioni subite
dagli abitanti della Parigi di inizio secolo;
è anche la fotografia dei circoli
intellettuali che trasudavano la cultura di quel periodo, foriero di grandi
cambiamenti ed epocali svolte: si parla delle stranezze di Ravel e della sua
amica Colette che tanto faceva discutere a quel tempo e che qui appare sullo sfondo;
si parla di Stravinsky e di Caplet amici di Debussy, ma anche di D’Annunzio,
dei fratelli Lumière e delle pellicole di Max Linder. Si parla insomma di una
Parigi che era arrivata al culmine della sua espressione artistica e che
avrebbe tracciato le nuove rotte dei secoli a venire;
ultima ma non per questo meno importante, è
anche la trasformazione di una piccola crisalide di nome Claude-Emma, protetta ed
amata dai genitori, che diventa, anche se per solo un anno, una meravigliosa farfalla
pronta a spiccare il volo verso la scoperta di cosa le avrebbe riservato il
futuro, dei mondi e delle passioni che cominciavano a diventare solo suoi e di
quel primo amore innocente ma potentissimo che le aveva fatto programmare il
viaggio della vita.
Quella farfalla però non riuscì mai a spiccare
un volo tutto suo perché mi piace pensare che le sue ali siano rimaste
dolcemente legate alle note uniche ed eterne di chi in fondo aveva saputo amarla
veramente.
3 commenti:
Ecco, ecco che cosa soprattutto mi mancava di te, la tua presenza significa spirito artistico e recensioni, suggerimenti sussurrati lievi come le ali di una farfalla ... grazie mia cara, torno finalmente a prendere nota !!!
Ti abbraccio con immenso affetto
Dany
Grazie a te carissima amica, averti in questo spazio e' per me davvero importante. Spero ti piaccio questo libro, io non sono riuscita a staccarmici fino alla fine! Un forte abbraccio
Mi ispira moltissimo. Lo recupererò. Complimenti per la meravigliosa recensione.
Posta un commento