mercoledì 19 settembre 2012

Ralph Fiennes, link fra passione, cinema e romanzi


“Era senza dubbio splendido. …. Il suo sguardo poteva essere quasi dolce per poi diventare improvvisamente gelido.” Queste parole del regista Spielberg descrivono in sintesi l’indiscussa capacità interpretativa propria di uno degli attori a mio avviso più intensi e credibili dei giorni nostri, Ralph Fiennes. Classe 1962, di origini aristocratiche, nasce a Suffolk in Inghilterra e si forma presso la prestigiosa Royal Academy of Dramatic Art. Le prime apparizioni sono in teatro, forma d’arte e rappresentazione che continua tuttora a coltivare, nonostante sia una stella del cinema internazionale più che consacrata. Diventa noto negli anni ‘90 con film quali ‘Schindler’s list’, nel ruolo del cattivissimo ufficiale nazista che spara nel cortile ai ‘passanti’ ebrei per puro diletto, e ‘Strange Days’, della regista Bigelow, film di fantascienza dove  mette in luce anche tutto il suo lato fascinoso (la sua immagine viene poi utilizzata per dare fisionomia al riuscito personaggio del fumetto bonelliano ‘Dampyr’, il figlio del Vampiro). La consacrazione a livello mondiale la ottiene però con l’indimenticabile film ‘Il paziente inglese’ del regista Minghella, per il quale ottiene la candidatura all’Oscar a miglior attore protagonista purtroppo non vinto. Cosa dire di questo film? L’ho visto almeno una ventina di volte e in assoluto è il mio film preferito non in costume. La storia d’amore struggente fra i due protagonisti del racconto del paziente inglese – il conte di Almàsy /Ralph Fiennes e  Katharine Clifton/ Kristin Scott Thomas - e il tristissimo epilogo della stessa, è quanto di più romantico per me sia mai stato rappresentato al cinema.
Ma Ralph Fiennes è anche colui che ha interpretato diversi personaggi di alcuni dei romanzi dell’800 che prediligo o che me ne ha fatto scoprire di nuovi grazie al fatto che lo seguo come fan.
Nel 1992 interpreta infatti uno straordinario Heathcliff in ‘Wunthering Heights’, assieme a Giuliette Binosche-Catherine, dove è in grado, con il suo sguardo magnetico e la sua espressività, di metter in campo contemporaneamente tutto lo strazio e l’agonia struggente causata dal suo amore impossibile e la violenta follia che deriva dalla frustrazione stessa del non poterlo avere.
Ho visto altre versioni televisive e cinematografiche del romanzo amatissimo, ma l’atmosfera gotica, la fedeltà dell’interpretazione di questa versione secondo me non ha paragoni, nonostante non tutte le critiche vadano nello stesso senso.
Ralph Fiennes poi mi ha ha fatto scoprire un poema in versi sentito nominare ma mai preso in seria considerazione quale ‘Evgenij Onegin’ di Alexander Puškin, di cui ne è stato il protagonista nel film omonimo. Il film del 2004 diretto dalla sorella Martha e interpretato assieme alla bellissima ma un pò maestosa Liv Tyler, racconta la storia di un dandy malinconico, annoiato ed egoista che rifiuta l’amore di Tatjana, una giovane che gli si dichiara con una lettera ardente di passione, e della quale poi si innamora perdutamente, dopo qualche tempo, quando ormai lei è diventata sposa fedele di un suo cugino principe. Il film non ha avuto un grande successo di pubblico, ma quando l’ho scoperto e visto ho avuto subito il desiderio di leggere per la prima volta il poema e poi di rivedere ancora il film... Sarà stato grazie alle atmosfere della steppa innevata o all’intensa colonna sonora o ancora alla presenza del pregevole Fiennes, che qui della malinconia è l’incarnazione, che film e poema mi hanno definitivamente appassionata.
Ottima poi l’interpretazione di Fiennes nel film in costume ‘La duchessa’, alias Georgiana Cavendish interpretata da una splendida Keira Knightely, nei panni dello stagionato e senza cuore Quinto Duca di Cavendish, che vincola la giovane Georgiana ad un matrimonio di interesse con tanto di contratto e obbligo di generare un erede maschio.
Il ruolo del cattivo, gelido e violento gli riesce davvero benissimo qui, ma d’altronde basta pensarlo nella rappresentazione del male per eccellenza, ovvero quella del Mago oscuro Voldemort –faccia di serpente- nella saga di ‘Henry Potter’. Ma sempre per rimanere nell’ambito dell’800 Ralph Fiennes è anche l’ex compagno di Francesca Annis, straordinaria attrice inglese di ben 18 anni più vecchia di lui, molto nota a teatro ma non solo. Così il legame sentimentale (finito nel 2006) dei due attori si lega anche alla mia passione, vedendo lei interprete di film per la tv (BBC) come ‘Cranford’ e ‘Return to Cranford’ nei panni di Lady Ludlow, oppure della snob e ‘vacua’ matrigna di Molly in ‘Wives e Daughters’ tratti entrambi dai romanzi di Elizabeth Gaskell,
Da ammirarne la bravura nella scena della morte di Lady Ludlow mentre aspetta in piedi il ritorno del figlio Septimus, parassita dandy e senza scrupoli che vive alle spalle della nobile madre senza un minimo di riconoscimento o rispetto. Così la passione per un attore si collega alla passione per la letteratura romantica dell’800 in un susseguirsi di letture, visioni, ascolti e scoperte, anche casuali, che aumentano ancor di più l’ammirazione per questo mondo e la voglia di conoscerlo ancor di più.

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