domenica 4 agosto 2013

‘Orgoglio e pregiudizio’ a fumetti in edizione Marvel



L’idea della Marvel di rappresentare graficamente il più famoso fra i romanzi di Zia Jane ‘Orgoglio e pregiudizio’ a
fumetti in occasione del suo Bicentenario, è nata con l’obiettivo di coinvolgere un maggior pubblico femminile a questo genere di pubblicazioni tipicamente rivolte ai ragazzi. Così commenta la sceneggiatrice Nancy Butler, nell’introduzione di questa graphic novel nuova di zecca. Appena ne ho avuto notizia non ci ho pensato due volte e mi sono procurata un copia su internet. Le premesse buone infatti c’erano tutte.

La Marvel è da sempre la casa editrice di fumetti da me preferita assieme all’italiana  Bonelli. Sarà che fin da piccola rubavo i fumetti dei supereroi a mio fratello maggiore, sarà che gli americani con le loro manie di persecuzione da parte di cattivi di tutte le specie hanno inventato altrettanti vendicatori in cerca del giusto riscatto, ciechi (Daredevil), provenienti dal Walhalla (Thor) o semplici umani che sotto l’effetto di sostanze più o meno chimiche e più o meno aliene hanno sviluppato poteri non comuni (Uomo Ragno, Hulk, i fantastici 4). Per non parlare dei capostipiti mutanti e miei preferiti X-Men. Sarà che a differenza di altri fumetti qualche componente femminile ogni tanto saltava fuori, si veda ad esempio Wonder Woman, Tempesta, Elektra, la Vedova Nera che, sebbene disegnate come super pin up per incontrare il gradimento del pubblico maschile mantenevano un barlume di par condicio. Insomma, sarà tutto ciò ma la Marvel per me è una garanzia. L’altra premessa non ha bisogno di essere commentata, parliamo di Jane Austen e di ‘Orgoglio e Pregiudizio’.
Ebbene nonostante queste più che buone premesse sono rimasta piuttosto delusa dal risultato finale. Mi dispiace dirlo ma convinta che i disegni della cover fossero quelli contenuti all’interno, quindi delicati, dolci e con colori che molto si addicevano alle atmosfere ottocentesche, quando ho aperto il libro mi sono invece ritrovata la caricatura delle sorelle Bennet in perfetto stile ventunesimo secolo. Bocche a canotto con rossetto, capelli folti e vagamente raccolti in acconciature morbide e ben poco elaborate, visi che hanno preso spunto da note attrici quali Kathie Bates per rappresentare Mrs Bennet e Glenn Close per Lady Catherine De Bourgh..inquietante davvero. Darcy è belloccio senz’altro ma anche se non sono riuscita a capire a quale attore si siano ispirati in particolare ce ne sono diversi a cui si potrebbe rimandare. Poi magari sono solo mie associazioni quelle dei volti con gli attori, ma credo di sbagliarmi di poco. Che dire di Lizzie? Mah, quello su cui Jane Austen aveva insistito molto come suo tratto distintivo erano gli occhi ma sinceramente qui non ne ho ritrovato la caratterizzazione giusta e il risultato è di una ragazza anonima e comune che quando si arrabbia sembra che si stia per trasformare in un qualcosa di davvero pericoloso.
Con questo non voglio dire che l’impresa fosse facile né che la mano di Hugo Petrus non sia buona, ma sinceramente non l’ho trovata adatta al fine del libro, se il fine era quello di fare un regalo alle Janeites, nè altrettanto se era quello di convincere nuove e più giovani fan ad avvicinarsi al mondo del fumetto.

Se avessero lasciato continuare a disegnare Sonny Liew e Tennis Calero, quelli della copertina, il risultato sarebbe stato senza dubbio molto più riuscito.

Sulla storia non ho molte obiezioni perché seppur con qualche imprecisione Nancy Butler è riuscita a rimanere in linea di massima fedele al testo originale senza appesantire troppo i dialoghi ma lasciandone una parvenza d’altri tempi.

Conclusione: circa supereroi, Dylan Dog, Dampyr e affini continuo a leggere i fumetti e lascio all’immaginazione o alle trasposizioni televisive o cinematografiche i romanzi dell’Ottocento da me tanto amati.

N.B. Tutte le immagini qui  riprodotte sono Marvel-PaniniComics©2013
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(immagine: Marvel - PaniniComics © 2013)




2 commenti:

Unknown ha detto...

Non riesco proprio ad accettare una rappresentazione di questo tipo per dei personaggi come quelli di Orgoglio e Pregiudizio! Svanisce inesorabilmente tutto il loro fascino e la loro magia. Passi il contesto, che può anche essere modernizzato, ma trasformare i tanto amati protagonosti in questo modo è un delitto!

laura ha detto...

In effetti questa scelta mi ha lasciata piuttosto perplessa..poi magari puo' anche piacere a qualcuno...., chissa'! ;)